Motivazione al viaggio
Oggi il turismo enogastronomico è diventato un fenomeno di massa e di successo, riscuotendo sempre maggiori consensi ed attenzioni da parte di un pubblico entusiasta. Le preparazioni culinarie e i vini tradizionali diventano protagonisti principali dell’appropriarsi delle fragranze, degli odori, dei sapori sani e genuini in grado di costituire motivazione primaria di un viaggio.
Per riprendere contatto con il proprio passato e con le proprie origini culturali, l’uomo ha da sempre un mezzo quanto mai potente e diretto: il cibo. Il recupero dei cibi tradizionali e dei prodotti delle nostre campagne ha dato all’uomo metropolitano la possibilità di riconciliarsi con se stesso. L’ingerire un cibo vero, non confezionato, non manipolato da macchinari e non contaminato da conservanti ha instaurato un processo di autoidentificazione.
Per questo i turisti enogastronomici hanno un alto grado di scolarizzazione, sono generalmente colti, alla ricerca del piacere culinario e hanno una buona immagine di sé. Non vogliono trovare solo prodotti di qualità tipici e garantiti, ma anche assaporare i piatti della cucina tipica o, ad esempio, incontrare il produttore.